domenica 13 maggio 2012

GATTI ROMANI

Calendari, cartoline, acquerelli, fotografie spesso presentano fieri gatti randagi acquartierati su monumenti romani, mentre si beano del tepore dell' illustre pietra.
Pagine di storia raccontano le tensioni e le le guerre combattute dagli abitanti dell'impero per ottenerne la cittadinanza ed i suoi benefici effetti, dalla tutela giuridica a distribuzioni gratuite di alimenti.
Il felino quirita, con la sua indole sorniona si è dichiarato cittadino romano già dalle origini e come tale gli  è stato riconosciuto diritto al territorio e al cibo.


 Cittadino dell'Urbe a tutti gli effetti, come tale è protetto da leggi regionali e,  dal 2005 l'articolo 38 del regolamento comunale sancisce che i gatti liberi che vivono nel territorio sono tutelati dal comune di Roma.
La ASL ha censito 400 colonie feline dislocate nella capitale, riconosciute e protette dal comune , le più famose delle quali sono quelle della Piramide Cestia , di Largo Argentina e della Città universitaria dove i gatti vengono accolti, sterilizzati ed accuditi da privati, volontari ed associazioni.
Normalmente le colonie ospitano dagli 80 ai 200 felini, salvo la colonia del cimitero Verano dove vivono beati, lontano dai pericoli del traffico 400 gatti, nutriti da 39 postazioni .
Il sostegno economico viene dato con offerte
 e con la donazione del 5 per 1000 attraverso la dichiarazione
 dei redditi e con il solerte impegno di gattari e gattare .


Gatti & Roma, un binomio indivisibile, 
riscontrabile nell'arte negli acquerelli di Pinelli,
 nel mondo dello spettacolo con figure storiche come la vecchia dei gatti in Rugantino o la famosa gattara Anna Magnani, 
nella storia attraverso il toponimo di via della gatta dove un minuscolo felino di pietra appartenente al tempio isiaco in  Campo Marzio,  testimonia la moda egiziana che imperversò a Roma, dopo la vittoria di Ottaviano su Marco Antonio e Cleopatra.












Ho scattato le foto a Largo Argentina ed al Cimitero Acattolico della Piramide.
Come dice lo scrittore Bill Adler : un gatto viene sempre quando lo chiami. A meno che non abbia qualcosa di meglio da fare...



Nessun commento:

Posta un commento