sabato 19 maggio 2012

OSTIA ANTICA VERSUS POMPEI

Ostium, ovvero la foce del Tevere, era un importante nodo di smistamento e stoccaggio delle merci che arrivavano dal mare,
 il cui dominio, dopo le guerre puniche, consentiva a Roma
 guerre di conquista che portavano potere, terre, bottino e schiavi.


Granaio di Roma, consentiva il mantenimento della popolazione dell'urbe, imbonita con " panem et circensis ", sotto la benevola protezione della Fortuna Annonaria garante di abbondanti approvvigionamenti.

Differentemente da Pompei, agiata citta' romana restituita nella sua interezza dal seppellimento sotto 6 metri di ceneri, provocato
l'eruzione del Vesuvio, Ostia era una citta' di lavoratori legati alle attività portuali, sia che fossero braccianti, manovali , dirigenti o alti magistrati, e che bene o male sopravvisse fino all'ultima esondazione del Tevere nel 1557.

La differenza sostanziale tra i due siti archeologici è dunque il tempo, cristallizzato nel 79 d. C. a Pompei,
mentre Ostia attesta il fluire continuo degli anni, mantenendo
un 'atmosfera da acquerello del Grand Tour.
Più vissuta dunque, offre le diverse testimonianze della storia ed 
evoluzione dell'Impero, dalla nascita alla caduta.

Le popolose insule, le moderne e borghesi case-giardino del 
II sec d.C., le lussuose domus , con le terme, il foro, il teatro ,
 il capitolium, i magazzini, i mulini, le lavanderie, le caupone
i mitrei, le taberne, i templi, restituiscono una miniatura di  Roma.

 Anche se è difficile immaginarne i rumori, gli odori, il caos passeggiando tra le rovine immerse nella rigogliosa e profumata macchia mediterranea.








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