le consuete raccomandazioni per anziani e bambini, i turisti che si rinfrescano nelle fontane e una gran voglia di vacanza.
Sacrosante vacanze, tanto che, l'articolo 36 della nostra Costituzione le sancisce come diritto personale e inalienabile di ogni lavoratore.
Dalla notte dei tempi, dal 21 giugno, ovvero il solstizio d'estate,
la notte più breve dell'anno, sino al 24 giugno, festa di San Giovanni, si perpetuano i riti solstiziali che celebrano l'arrivo del caldo, che i romani chiamavano AESTUS.
E la manifestazione più immediata del calore, il fuoco, diviene il grande protagonista, con i falò di San Giovanni che illuminano la notte ammantata di leggende e superstizioni.
Credenze tramandate dai proverbi che ricordano che la sorte del nuovo vino, dei matrimoni e delle messi si decidono proprio nella notte del fuoco purificatore.
Nelle città i fuochi d'artificio sostituiscono i falò, mentre i riti di mezzestate si urbanizzano in incontri musicali, teatrali, cinematografici e sociali sotto il cielo di Roma.
Semplicemente chiamata Estate Romana, dal 1977 trasforma la capitale in un palcoscenico all'aria aperta, in cui cultura popolare ed arte aulica convivono.
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