Le prime creste rosse dei legionari romani iniziarono ad apparire nel 1996 tra i fori ed il colosseo , suscitando immediata curiosità tra residenti e turisti .
Oggi non si fa quasi più caso , e il turista giapponese che si fa immortalare con tanto di gladio di plastica , puntato alla gola,
fa parte del paesaggio urbano.
I centurioni , nel tempo, sono diventati tanti , spesso esosi nella
richiesta del compenso al termine della rituale sceneggiata che accompagna lo scatto fotografico e sempre meno attenti alla storicità della loro uniforme marziale.
Ed ecco spuntare magliette della salute dalle loriche, calzini dai calcei, o calzamaglie d'inverno, orologi al posto, telefonini e
occhiali da sole.
Che ne è stato del rude milite romano , abituato a marciare per miglia con il suo zaino di 11 kg, giustamente chiamato IMPEDIMENTA, pronto ad affrontare agguerriti nemici e sfidare
avversità meteorologiche ? Il centurione Massimo che sfida
l'autorità imperiale diventando gladiatore assetato di vendetta, sordo ad ogni necessità di benessere e comodità ?
I figuranti sempre più esosi, numerosi e meno filologici alla fine sono stati allontanati dai siti archeologici, che offrivano la giusta
scenografia, che però veniva inquinata da una legione ormai priva di controllo che ha reso necessario prima uno scontro e poi un incontro con le autorità capitoline per patteggiare una convivenza
storica ed onesta all'ombra del colosseo ed altri siti.
Tesserini, compenso a cappello, dignità storica e presenza discreta
fanno parte della base della trattativa, che però ad oggi ancora
non si definisce.
Infatti , non è raro vedere i centurioni metropolitani alleggeriti dall'impedimenta, grazie ai moderni trolley, cacciati e sconfitti, non più da fieri eserciti barbari, ma da solerti vigili urbani...
Nessun commento:
Posta un commento