PROTAGONISTA DELL'ENNESIMO FATTO DI CRONACA NERA NELL'OLIMPO,
QUESTA VOLTA E' ANTIOPE, FIGLIA DEL RE DI TEBE,
SEDOTTA DALL'INSTANCABILE E LIBIDINOSO ZEUS, SOTTO SEMBIANZE
DI SATIRO,
E COSTRETTA ALLA FUGA PER NON INCORRERE NELLE IRE DEL PADRE.
I FIGLI DELLA COLPA, COME SPESSO ACCADE QUANDO IL PADRE E' ZEUS,
PER L'OLIMPICO QUIETO VIVERE, VENGONO ABBANDONATI, MA POI CARITATEVOLMENTE ALLEVATI DAL PASTORE DI TURNO, FINO ALL' ETA' ADULTA, QUANDO SONO MATURI E FORTI PER L'INEVITABILE VENDETTA CHE RISTABILISCE GLI EQUILIBRI.
INFATTI, NEL MENTRE, LA POVERA ANTIOPE, PRIVATA DELL'AMORE FILIALE DIVIENE PRIGIONIERA DEL FRATELLO DEL PADRE , E SUBISCE, DA PARTE
DELLO ZIO E DELLA SUA POCO GENTILE CONSORTE DIRCE, UNA SERIE CONTINUA DI ANGHERIE E PERSECUZIONI FINO AL SALVIFICO ARRIVO DEGLI AMOREVOLI FIGLI ADULTI, CHE DOPO AVER UCCISO LA DIABOLICA COPPIA, LA LIBERANO.
DOPO ANNI DI ATTESA LA VENDETTA E' ATROCE, E SI ACCANISCE
SOPRATTUTTO NEI CONFRONTI DELLA PERFIDA DIRCE,
CONDANNATA AL SUPPLIZIO DEL TORO, ALLE CUI CORNA VIENE LEGATA.
IL FEROCE ANIMALE INFASTIDITO ED INFURIATO , LA SBALLOTTA E LA TRASCINA, PRIMA DA VIVA, E POI DA MORTA, FINO A SCARAVENTARLA
IN UNA FONTE CHE PRENDERA' IL SUO NOME
LA LEGGENDA FU TRASPOSTA NEL II SECOLO AVANTI CRISTO,
IN UN UNICO BLOCCO DI MARMO DI PREGEVOLISSIMA QUALITA', CHE PER LE INCREDIBILI DIMENSIONI DI
3,70 METRI DI ALTEZZA PER QUASI 3 METRI DI LARGHEZZA, FU DENOMINATO LA MONTAGNA DI MARMO
ALL'EPOCA DEL PONTIFICATO DI PAPA FARNESE, NELLA META' DEL 1500, FU RINVENUTO IL GRUPPO SCULTOREO NELLE TERME DI CARACALLA, INSIEME AD ALTRE NOTEVOLISSIME OPERE D'ARTE, CHE ABBELLIRONO LA RESIDENZA DEL PONTEFICE A CAMPO DE' FIORI
ESTINTA LA LINEA MASCHILE DELLA FAMIGLIA FARNESE , L'EREDITA' FU RIVENDICATA DAL RAMO BORBONE, CHE TRASFERI' LE SCULTURE A NAPOLI, DOVE OGGI SI POSSONO AMMIRARE, AL MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO.
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