E' vero, tutte le strade portano a Roma, perche' una volta che le nuove terre venivano conquistate o sottomesse, dovevano poter essere raggiunte facilmente e velocemente dagli eserciti prima e dai mercanti dopo.
E poi dai pellegrini che venivano a pregare sulla tomba dell'apostolo Pietro e che poi da Roma proseguivano per la Terra Santa
Le 10 strade consolari che portano il nome del console costruttore, o della destinazione da raggiungere o, nel caso della via Salaria, della funzione, sono dritte, comode e prive di ostacoli,
pavimentate in resistenti basoli , rocce vulcaniche messe abbondantemente a disposizione dalla natura , e dotate , come le nostre autostrade , di cauponae, punti di sosta simili alle moderne aree di servizio.
Grande fornitore di materiali per l'edilizia romana è stato il Vulcano Laziale con tufi, pozzolane e pietra proveniente dalle colate laviche, e la più importante, ed ancora visibile, è quella di Campo di Bove, cava utilizzata per lastricare la Via Appia "Regina Viarum"
I romani chiamavano le pietre della pavimentazione comunemente " SERCI", per il generico ed universale utilizzo della selce, testimone dell'evoluzione dell'uomo,
da scimmione primitivo ad homo habilis, creatore di rozzi manufatti nell'età della pietra .
Ma il basolo romano, ridotto successivamente in forma e dimensione a SANPIETRINO , è in realtà LEUCITITE,
roccia propria della Provincia romana,
avendo una distribuzione molto ridotta e limitata a poche
"zone magmatiche " del pianeta.
Viene estratto dalle cave sulla via Laurentina da decenni, sostituendo quelle storiche dell'Osteria dell'Osa e di Capo di Bove, Colonna, Vallerano, Frascati....
Nonostante la tradizione lo voglia protagonista, alla fine del XVII secolo nella prima monumentale pavimentazione romana ,
proprio a Piazza S.Pietro, il piccolo blocchetto squadrato a forma di piramide tronca fu precedentemente utilizzato da papa Sisto V durante i suoi 5 anni di pontificato, dal 1585 al 1590, in cui tracciò nuovi assi viari con la funzione di scenografici cannocchiali prospettici aventi gli obelischi come punto focale e pavimentò ben 120 strade.
La diffusione delle carrozze favorì un vero e proprio artigianato che si perfezionò nel QUADRUCCIO , con cui abili Maestri di strada con martelloni di legno del peso anche di 20 kg hanno creato mirabili mosaici di lava nelle piu' suggestive piazze romane, il Campidoglio, piazza Navona, piazza di Spagna...
Dato che la posa in opera poggia direttamente sulla terra, spesso il manto stradale è dissestato e per motivi di viabilità sicura , molti sanpietrini sono stati sostituti dall'asfalto, con grande riconoscenza da parte delle signore con i tacchi e dei motociclisti.
Allustrà li serci, ovvero la traduzione romanesca di " andare a zonzo " la dice lunga ..........
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