venerdì 29 giugno 2012

29 giugno 2012: COMPLEANNO ED ONOMASTICO ECCELLENTI

I Santi patroni Pietro e Paolo vengono festeggiati il 29 giugno con un grande spettacolo pirotecnico, che si tiene a Castel Sant'Angelo ormai da 5 anni: la rinata "Maraviglia del tempo" ovvero la girandola di fuochi d'artificio che nel 1481 salutò l'elezione al soglio pontificio di papa Sisto IV, la cui memoria sopravvive nelle opere di recupero urbano da lui intrapreso : ponte Sisto, S.Maria del Popolo e soprattutto la cappella piu' famosa al mondo , la Cappella Sistina.


La Cappella Magna dei palazzi apostolici non era più adeguata alle nuove esigenze della curia romana, che tornata dall'esilio avignonese, intraprese una costante ed implacabile opera di rafforzamento dell'autorità papale, decisa ad imporre oltre al potere spirituale, anche il primato temporale.
Il conclave, che si teneva nella cappella, divento' un'operazione politica.

Quindi sulle fondamenta dalla precedente cappella palatina, l'energico pontefice ne fece costruire una nuova con le dimensioni del Tempio di Salomone, e la decorazione delle pareti fu affidata ai migliori affrescatori dell'epoca.
Sotto la guida del Perugino, in 2 anni, furono rappresentate la vita di Gesù e Mosè, che in parallelo ricordavano la missione guida dei pontefici,
mentre il soffitto veniva dipinto di blu con stelle d'oro, secondo il gusto dell'epoca.
 Nel 1483 la cappella fu consacrata da Sisto IV all'Assunta.

20 anni dopo, papa Giulio II, nipote di Sisto IV chiamò il  riluttante Michelangelo, scultore nell'animo e di fatto , costringendolo ad accettare di affrescare la volta,
tecnica di cui non aveva pratica ed a lui invisa , tanto da firmare il contratto " Michelangelus Bonarotus sculptor ".
 I suoi 300 personaggi della Genesi, che sostituivano i 12 apostoli precedentemente previsti, stravolsero il mondo artistico per la loro 
grandiosa" terribilità", contrapposta alla grazia di Raffaello, che nel contempo decorava gli appartamenti del papa.


Michelangelo, con la vista rovinata e con gravi problemi al collo 
e alle spalle, dovuti alla postura forzata assunta per 4 anni per poter dipingere con la testa all'indietro, posò il pennello  nel 1512.


1512 -2012:  la volta michelagiolesca compie 500 anni, ben portati anche grazie ad un accurato restauro durato più dell'esecuzione.
E la girandola della " maraviglia" quest'anno sarà ancora più luminosa.








Habemus Papam - Palla Prigioniera

domenica 24 giugno 2012

L'ESTATE A ROMA, SECONDO ME

cliccando sulle foto , si possono vedere ingrandite



ESTATE !

E' arrivata con l'anticiclone africano Scipione, e con il caldo sono arrivati i chioschi dei cocomerari,
le consuete raccomandazioni per anziani e bambini, i turisti che si rinfrescano nelle fontane e una gran voglia di vacanza.
Sacrosante vacanze, tanto che, l'articolo 36 della nostra Costituzione le sancisce come diritto personale e inalienabile di ogni lavoratore.


Dalla notte dei tempi, dal 21 giugno, ovvero il solstizio d'estate,
la notte più breve dell'anno, sino al 24 giugno, festa di San Giovanni, si perpetuano i riti solstiziali che celebrano l'arrivo del caldo, che i romani chiamavano AESTUS.
E la manifestazione più immediata del calore, il fuoco, diviene il grande protagonista, con i falò di San Giovanni che illuminano la notte ammantata di leggende e superstizioni.
Credenze tramandate dai proverbi che ricordano che la sorte del nuovo vino, dei matrimoni e delle messi si decidono proprio nella notte del fuoco purificatore.


Nelle città i fuochi d'artificio sostituiscono i falò, mentre i riti di mezzestate si urbanizzano in incontri musicali, teatrali, cinematografici e sociali sotto il cielo di Roma.
Semplicemente chiamata Estate Romana, dal 1977 trasforma la capitale in un palcoscenico all'aria aperta, in cui cultura popolare ed arte aulica convivono.




Sogno di una notte di mezza estate - TERME DI CARACALLA

lunedì 18 giugno 2012

CENTURIONI METROPOLITANI

Le prime creste rosse dei legionari romani iniziarono ad apparire nel 1996 tra i fori ed il colosseo , suscitando immediata curiosità tra residenti e turisti .
Oggi non si fa quasi più caso , e il turista giapponese che si fa immortalare con tanto di gladio di plastica , puntato alla gola,
fa parte del paesaggio urbano.


I centurioni , nel tempo, sono diventati tanti , spesso esosi nella 
richiesta del  compenso al termine della rituale sceneggiata che accompagna lo scatto fotografico e sempre meno attenti alla storicità della loro uniforme marziale.


Ed ecco spuntare magliette della salute  dalle loriche, calzini dai calcei, o calzamaglie d'inverno, orologi al posto, telefonini e
 occhiali da sole.


Che ne è stato del rude milite romano , abituato a marciare per miglia con il suo zaino di 11 kg, giustamente chiamato IMPEDIMENTA, pronto ad affrontare agguerriti nemici e sfidare 
avversità meteorologiche ? Il centurione Massimo che sfida 
l'autorità imperiale diventando gladiatore assetato di vendetta, sordo ad ogni necessità di benessere e comodità ?


I figuranti sempre più esosi, numerosi e meno filologici alla fine sono stati allontanati dai siti archeologici, che offrivano la giusta 
scenografia, che però veniva inquinata da una legione ormai priva di controllo che ha reso necessario prima uno scontro e poi un incontro con le autorità capitoline per patteggiare una convivenza
storica ed onesta all'ombra del colosseo ed altri siti.


Tesserini, compenso a cappello, dignità storica e presenza discreta
fanno parte della base della trattativa, che però ad oggi ancora 
non si definisce.


Infatti , non è raro vedere i centurioni metropolitani alleggeriti dall'impedimenta, grazie ai moderni trolley, cacciati e sconfitti, non più da fieri eserciti barbari, ma da solerti vigili urbani...








sabato 9 giugno 2012

LE BOTTICELLE

Destinate originariamente al trasporto di carichi pesanti e botti, dell'antica attività sopravvive solo il nome, e gli attuali 90 cavalli,
trasportano in mezzo al caotico e frastornante traffico romano, 
turisti che spesso hanno una preconcetta immagine di una Roma ferma ancora alla Dolce Vita.

I mansueti quadrupedi, sono salvaguardati nella loro ormai desueta attività dal titolo VI del regolamento comunale di Roma
sulla tutela degli animali, che soprattutto nell'articolo 46, limita 
il loro utilizzo, ma che spesso non viene rispettato.

Infatti, nonostante siano vietate salite, trotto, non oltre 
4 passeggeri a carrozza, diritto di riposo all'ombra e pausa tra le 
ore 13 e 17 nel periodo estivo, il centro di Roma in qualsiasi momento della giornata , ostenta le violazioni delle carrozzelle, 
con grappoli di turisti, nelle ore più calde in percorsi non protetti 
in mezzo ad auto, bus turistici e motorini, pericolosi anche per chi sale e scende

Alcuni i vetturini ( 11 su 42 ), consapevoli di un futuro incerto,  
hanno chiesto di convertire la loro licenza in autorizzazione per taxi, trattandosi comunque di trasporto pubblico.

Uno dei tanti aforismi sul cavallo cita : " è strano che un animale 
intelligente, grande e possente , permetta ad un altro ben più debole animale, di montargli in groppa......."




Ben-Hur 1959 - LA SFILATA DEI CARRI

DALLE STALLE ALLE STELLE

Il nobile cavallo, guida e compagno dell'uomo dalla notte dei tempi,
ha alternato nella storia la sua docile collaborazione alle attivita' dell'uomo, dai trasporti alle comunicazioni, dalle guerre alla vita nei campi ad una nobilitazione accanto ad eroi, condottieri, semidei e divinita'.


Dalle stalle della quotidianita' alle stelle della mitologia, i cavalli , spesso dotati di umana intelligenza, rappresentano l'alter ego o l'attributo di persone elette, storiche o leggendarie.


Ed ecco  la quadriga dei focosi cavalli di Elios attraversare il cielo, e poi Pegaso ed unicorni, le feroci cavalle di Diomede , quelli delle Amazzoni, di Poseidone, i centauri, per passare a quelli storici, con tanto di nome:
 l'amato Bucefalo di Alessandro Magno, il fedelissimo Cillaro di Castore, protettore della cavalleria romana, gli immortali e parlanti Xanto e Balio  compagni di Achille, Incitatus, cavallo-senatore del delirante Caligola.....


Ancor oggi , a Roma , convivono questi due aspetti dello storico quadrupede, sottomesso alle briglie del vetturino delle botticelle, 
a volte con tanto di cappellino, in mezzo ad un traffico frenetico,
o immortalato nel suo aspetto aulico nella pietra o nel bronzo dei monumenti.